
Il suono del koto
È stato introdotto in Giappone 1300 anni fa, durante il periodo Nara, il koto (箏) strumento a corde appartenente alla famiglia delle cetre e derivato dall’ancora più antico Guzheng cinese. Uno strumento prezioso, ricco di simbologie, inizialmente impiegato solo per la corte imperiale e dal XVII secolo sempre più accessibile alla popolazione giapponese che sul koto compose ed eseguì brani divenuti classici della tradizione musicale nipponica. Un’occasione dunque rara, anticipo del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra che si terrà come di consueto a novembre – quella che propone la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, venerdì 20 ottobre nella cornice dell’abside della Basilica di San Paolo fuori le Mura (ore 21, ingresso libero previa prenotazione dal sito della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra) per l’ascolto di questo antico strumento affidato a una delle sue più note interpreti, la giapponese Rie Asai, artista, compositrice e attrice, avvicinatasi allo strumento fin da piccola grazie agli insegnamenti della madre.
L’ingresso al concerto è gratuito fino al raggiungimento della massima capienza dei posti, previa prenotazione. È possibile prenotare un posto in basilica compilando il modulo di registrazione dal sito cliccando QUI
La registrazione è obbligatoria per chi vuole partecipare.