
La meraviglia è di tutti – Corpi, città e culture
L’architettura e il paesaggio sono stati da sempre affiancati al sentimento della meraviglia, un’emozione capace di farci rallentare il passo, di far incespicare i nostri pensieri distratti per stimolarci a capire i luoghi che abitiamo. Nel passato i grandi monumenti erano realizzati per destare stupore e incutere timore, per sfidare il divino oppure per costruire un’eternità che immortalasse i suoi committenti, ma anche per contribuire alla sedimentazione di una memoria condivisa.
Tuttavia l’architettura vive oggi una profonda crisi di contenuto: il significato “pieno”, tridimensionale, di meraviglia è stato soppiantato da una sua versione piatta e scolorita, dalla ricerca di uno stupore immediato. Luca Molinari ci invita a immaginare opere con una qualità formale radicale e spiazzante, capaci di dare identità agli spazi in cui viviamo senza assecondare il narcisismo dell’archistar di turno.
L’evento è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti