
Mieczysław Wejman. Ballerini 1944
La mostra, si terrà all’Istituto polacco e aprirà al pubblico dal 13 aprile alle ore 18 e rimarrà aperta fino al 3 giugno, è curata da Piotr Rypson, ed è una testimonianza, rara nell’arte polacca, dei tempi dell’occupazione di Varsavia e dell’Olocausto. Sono esposte 45 stampe e relativi bozzetti realizzati da Mieczysław Wejman, creati tra il momento in cui fu intrapresa l’operazione di liquidazione del ghetto di Varsavia (luglio 1942), la rivolta degli ebrei del ghetto (aprile 1943) e lo scoppio della rivolta successiva, quella dei cittadini della capitale polacca, la cosiddetta Insurrezione di Varsavia (agosto 1944). La serie è rimasta fino ad oggi sconosciuta al grande pubblico.
Il 13 aprile giorno d’inaugurazione della mostra si terrà l’incontro “La Rivolta del Ghetto di Varsavia e le testimonianze visive della Shoah“
con la partecipazione di
Wlodek Goldkorn – scritore e saggista,
Luiza Nader – storico dell’arte, Accademia di Belle Arti di Varsavia
Katarzyna Person – storica, Istituto Ebraico di Varsavia
Piotr Rypson – storico dell’arte e della letteratura, Istituto Ebraico di Varsavia
saluti istituzionali:
Monika Krawczyk – direttrice dell’Istituto Storico Ebraico
e di Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah.